Stratificazione, amalgama, fusione, layering.
Sovrapposizioni di identità che difendono ed esaltano la personalità.
Fluidità nelle scelte, libertà di direzione, affermazione di contrasti.
Così sarà l′autunno-inverno 2023-2024.
Si mescolano le forme, i tessuti, i volumi. La regola va messa in discussione, guidata da uno spirito libero che rielabora, assembla, mescola e genera un nuovo individuo eterno.
Colori, forme, tagli.
La stagione che verrà abolisce le limitazioni, esalta la personalizzazione e il desiderio di Liberazione in un saliscendi di stili e generi. Tutto ruota attorno al rosso e al nero, eleganti ed ambigui.
Retaggio di ricca borghesia perduta invito all′emulazione del sobrio arricchito da ribellioni confortevoli.
Pescando dal passato il meglio che c′è.
Rigori anni 50, catarsi e femminismo androgino anni 60, cupezze Mod, minimalismo ′90.
È incontro fra fake e reale, fra apparire ed essere, fra desiderare e possedere. Ma è anche l′apparenza che è essere e potere.
E che vuole essere.